La valigia: piccoli trucchi per un bagaglio più funzionale

“Come fare la valigia?” é una delle domande che mi viene posta più spesso. In realtà non è semplice creare un manuale per la valigia perfetta, possiamo semmai dare delle indicazioni valide sempre, che devono essere applicate con buon senso a seconda del viaggio che ci apprestiamo a compiere.

Così direi di stilare 5 consigli utili per fare la valigia senza andare nel caos.

1 – MOTIVO DEL VIAGGIO

Innanzitutto per quale motivo stiamo partendo? La nostra valigia dovrà essere bilanciata a seconda del nostro obiettivo: partiamo per lavoro? Vacanza? Andiamo a trovare i nostri cari? In base al motivo del viaggio si passa subito al secondo punto.

2 – IL MOOD DEL VIAGGIO

È una vacanza romantica o avventurosa? Il viaggio di lavoro richiede un mood più formale o casual/chic? Mare o montagna? Città o piccolo paesino? Dovrò camminare molto? Avrò degli eventi particolari ai quali partecipare?

Rispondendo alle domande dei punti 1 e 2 siamo pronti ad approfondire il punto 3.

3 – COME ORGANIZZERÒ IL MIO TEMPO?

Quante ore passerò in giro per la città? Quante a casa con amici e parenti? Quante volte uscirò di sera per partecipare ad eventi o serate particolari? Ho intenzione di fare attività che richiedono un abbigliamento particolare? Per esempio le terme di Budapest o andare a correre ogni mattina.

A questo punto ci siamo quasi, servono domande tecniche tipo

4 – DETTAGLI E NECESSITÀ

Quanto tempo rimarrò in questo posto? Potrò lavare i miei abiti? Parto zaino in spalla? Ho a disposizione più spazio del necessario nei bagagli? Ho intenzione di fare shopping durante il viaggio?

5 – ELENCO DI COSA PORTARE

Ed eccoci alla parte pratica. Dobbiamo stilare una lista, cartacea o mentale, di ciò che porteremo a seconda delle risposte date alle domande precedenti. Dunque raccogliendo tutte le informazioni potremo stabilire quali capi base portare, cosa far ruotare intorno ad essi e cosa valutare come extra in caso di vera necessità.

(continua a leggere anche sotto l’immagine)

Ed ecco cinque domande veloci per capire meglio cosa mettere in valigia:

1 – COSA SIGNIFICA CAPO BASE?

I capi base sono quelli su cui si fondano i nostri outfit. Come facciamo a scegliere di quale capo si tratti? Semplice, capendo motivo e mood del viaggio. In questo caso rispondo alle domande “Perché sto partendo?”, “Camminerò molto?”, “Quando dura il mio viaggio?”. Un esempio: se so che dovrò camminare molto per le vie di una città allora il mio capo base saranno le scarpe (si, anche se in teoria rientrano tra gli accessori), perché ho necessità che siano comode e perfette per lunghe camminate.

Le metto proprio davanti a me e vado dal basso verso l’alto, dunque il mio secondo capo fondamentale diventeranno i pantaloni, tirerò fuori dall’armadio solo quelli che ho intenzione di portare e non tutti quelli che ho. Se sto fuori un week end allora sceglierò un solo paio di jeans, se sono fuori una settimana allora scelgo un secondo paio di pantaloni o un vestitino che vada bene con le scarpe scelte.

A quel punto salgo al busto e mi chiedo innanzitutto che clima ci sarà, quanto tempo starò al chiuso e quanto all’aperto, e scelgo un numero di maglie senza mai superare il numero di giorni di permanenza. Per esempio se devo stare 3 giorni porterò al massimo 3 maglie, se sto una settimana porto al massimo 5 maglie.

E in caso di maglioni o felpe? Vi stupirà scoprire che per un viaggio di una settimana potrebbero servirne al massimo 3, compreso quello che indosserai. Nessuno ha bisogno di 7 maglioni in valigia, o di 7 felpe. Men che meno se dobbiamo fare la valigia e vogliamo anche fare shopping.

ATTENZIONE: per periodi più lunghi io porto comunque il sufficiente per massimo una settimana di viaggio, poi compro un bel detersivo per bucato a mano, quando arrivo nel posto, e lavo le cose che vado utilizzando. Soprattutto nel caso di intimo e calzini che non sembra, ma occupano spazio in valigia! Se portate con voi 5 paia di mutande e 5 paia di calzini vi giuro che potete addirittura non doverli girare dall’altro lato (Si, lo so, fa schifo. Era una battuta).

Ho fatto così nei miei 15 giorni fuori ed è andata benissimo. E ho lavato maglie, pantaloncini, calzini e mutande. Indovinate? Si asciugano in tempo. (Ovviamente uno/due giorni prima di rientrare smetto di fare Cenerentola)

2 – COME SCELGO GLI ACCESSORI?

Gli accessori occupano spesso pochissimo spazio in valigia e vi aiutano a rendere sempre diversi i vari capi. Pensate per esempio ad una semplice maglia nera: cambiate collana o spille o orecchini di volta in volta e la maglia sembrerà sempre diversa. Giocate con i piccoli oggetti semplici da portare con voi ma non esagerate.

Considerateli esattamente come i capi e dategli i nomi ipotetici dei giorni nei quali potreste indossarli usando sempre la stessa combinazione di abiti: “Lunedì”, “Martedì” ecc.

3 – COME SCELGO GLI ABBINAMENTI?

Esattamente come vi ho detto per gli accessori: dategli i nomi dei giorni. Non pensate “ah questo jeans sta bene con queste 18 maglie, le porterò tutte e poi decido”. NO.

Dategli almeno una cadenza giornaliera tipo “Ok, questa la metto lunedì, poi martedì cambio e metto questa, mercoledì posso rimettere quella di prima ma con questa collana”. Quando poi sarete in viaggio, anche se non rispettate l’ordine che vi siete prefissati non fa nulla, ma se siete stati bravi vedrete che tutto combacerà perfettamente.

Se dovessero “avanzare” capi da questa distribuzione tagliateli via, senza pensarci. E dopo aver fatto questa prima scrematura guardate oggettivamente le combinazioni e controllate che non ci sia qualche altro capo o accessorio che in effetti può essere tagliato via. Fidatevi, c’è sempre.

4 – COME LI PIEGO IN VALIGIA?

Ecco, qui ci sono diverse scuole di pensiero. C’è chi arrotola tutto, chi piega i capi come nei cassetti, chi butta tutto in valigia alla rinfusa. Io sono per la via di mezzo, usando però le mie profonde abilità acquisite in anni di Tetris.

Dunque no, non si butta tutto alla rinfusa. Normalmente si parte dai capi che fanno da base: jeans e pantaloni principalmente. Poi le maglie, i maglioni/felpe e poi, nei vari spazi che si creano metto l’intimo.

Attenzione però: le maglie elasticizzate, che non si gualciscono facilmente, le arrotolo come si fa col sushi e poi le metto proprio in quegli spazi che si formano lateralmente nelle valigie.

In linea generale spiegare come piegare i capi senza venire io stessa a farvi la valigia è impossibile per me. Se volete instituiamo questo nuovo servizio. Devo solo scegliere quanto farmi pagare a ore, ed è fatta.

5 – E SE PROPRIO NON RIESCO A RINUNCIARE AGLI EXTRA?

Tieni a mente una regola “se non l’hai mai indossato ed è nel tuo armadio da almeno due stagioni, sicuramente non lo indosserai in vacanza”. Perché dobbiamo portare in viaggio ciò che ci fa sentire a nostro agio. È fondamentale per non sbagliare la valigia.

Quando sono fortemente in difficoltà io mi concedo un extra soltanto: un vestitino, una maglia in più, una borsa in più. Nulla che sia comunque troppo ingombrante o davvero davvero superfluo. Ricordiamoci che probabilmente vorremo comprare qualcosa fuori, vogliamo davvero poi rinunciare per mancanza di spazio in valigia per colpa di 4 maglie e 2 maglioni portati in più? Non credo proprio.


A questo punto ci sono tutti gli ingredienti per fare una valigia quasi perfetta! Cosa aspettate a prenotare il prossimo viaggio?

ps: se volete, cliccando sui vari titoli trovate anche:

. La valigia per andare in crociera

. Bagaglio a mano per un mese a Tenerife

. Valigia per un week end a Londra

. Week end estivo, la valigia

. La valigia per andare a Milano in inverno

 

E se ancora non siete soddisfatti vi aspetto su Instagram cliccando qui, fatemi tutte le domande che volete!

Giuliana Piazzese

Palermo

Viaggio sola, e anche in compagnia, zaino in spalla o con la valigia, in ostello e pure in albergo. Insomma viaggio, lavoro da remoto e mangio tanto! E te lo racconto qui.

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