La prima volta che ho viaggiato da sola

“Ma non ti annoi quando viaggi da sola?”

É la domanda che mi viene fatta più spesso, soprattutto ultimamente. Io però non è proprio a questa che voglio rispondere ma più che altro raccontarti di quando la prima volta mi sono sentita terribilmente sola.

Il mio primo vero viaggio da sola è stato nel 2015, quando sono andata a Tenerife per un mese e dieci giorni.

 

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Tantissimo tempo per essere il primo viaggio da sola. Ho preso una casa, luminosa e vista mare. Dal balcone, la sera, cenavo guardando il tramonto. Ho girato tutta l’isola in macchina, camminato moltissimo, fatto surf, conosciuto tantissime persone con le quali sono tutt’ora in contatto.

Questo però è successo dopo due settimane. La prima settimana è stata bruttissima. Mi sentivo terribilmente sola, triste, mi mancava la mia famiglia, il mio (allora) fidanzato, le mie amiche, il mio cane.

Pensavo che non fosse possibile per me resistere più di un mese così. Ero sola, tornavo a casa e non avevo nessuno con cui chiacchierare. Feci la prima spesa con lo stretto indispensabile, come se fossi in punizione.

La seconda settimana è venuta a trovarmi una mia amica. Quella è stata una settimana di “vacanza”. Risate, momenti condivisi, chiacchiere e affetto. Quando è andata via pensavo di ricrollare nella malinconia.

 

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E invece quel posto era diventato più familiare: così facevo la spesa comprandomi le cose più buone – ho mangiato pesce ogni sera – e mi comportavo come se quella fosse davvero casa mia. Andavo nei bar e la gente iniziava a riconoscermi e salutarmi, osservavo tutto ciò che mi circondava, soprattutto i turisti e finalmente, dopo due settimane, non mi sentivo più una di loro. Ho iniziato ad apprezzare quella libertà che hai solo quando vivi lontano da tutti quelli che ti conoscono da sempre.

Non avevo doveri. Ero disoccupata in Italia e grazie a dei soldi messi da parte mi ero dedicata il viaggio per capire cosa volessi davvero fare da grande. E ha funzionato. Ma ha funzionato solo quando mi sono lasciata andare. Ho seguito il “flow”.

Il mio primo viaggio da sola è stato anche il più lungo fino ad oggi (escludendo quelli per lavoro). Mi ha insegnato che si può sentire la mancanza di casa e dei tuoi cari ma non per questo bisogna sentirsi tristemente soli. Che c’è differenza tra vacanza e viaggio.

 

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Quando è stato il momento di salutare Tenerife ho sentito un nodo alla bocca dello stomaco. Quel posto mi aveva arricchita e allo stesso tempo si era preso una parte di me. Poi ho capito che non era il posto, né il fatto che ci fossi stata tanto tempo. Negli altri viaggi in solitaria, che siano stati 3 giorni o 10, ho (quasi) sempre avuto questa stessa sensazione. Da una parte dono, dall’altra ricevo.

Viaggiare da soli è un’esperienza che dovremmo regalarci tutti nella vita, almeno una volta. Non importa se sei sposato, madre, padre, fidanzato, single. Non si viaggia da soli per “punire” gli altri, perché non li vogliamo. Si viaggia soli per tornare a casa più ricchi di prima. È un regalo per tutti.

Giuliana Piazzese

Palermo

Viaggio sola, e anche in compagnia, zaino in spalla o con la valigia, in ostello e pure in albergo. Insomma viaggio, lavoro da remoto e mangio tanto! E te lo racconto qui.

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