15 libri da leggere almeno una volta nella vita

 citazione

Ogni volta che qualcuno mi chiede quale sia il mio libro preferito, puntualmente assumo un’espressione tra l’inebetito e l’incazzato. Sarebbe, a parer mio, come chiedere ad una persona realmente appassionata di fotografia quale sia lo scatto più bello che ha visto in vita sua o come chiedere ad un bambino di scegliere tra un’immenso espositore di caramelle l’unica che vorrebbe mangiare.

Missione impossibile insomma.

Così, non senza sforzo, ho stilato una lista di 15 libri che rientrano sicuramente tra quelli che più amo, quelli che consiglierei a chiunque, quelli di cui sono pentita di aver letto solo perché vorrei leggerli di nuovo come se fosse la prima volta.

Buona lettura

1) Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde

dorian-gray“ Dalle ombre irreali della notte torna a noi la vita reale che conosciamo. Dobbiamo riprenderla da dove l’avevamo lasciata, e in noi si insinua il senso terribile di un’energia che deve continuare nello stesso monotono circolo di abitudini stereotipate; o magari il desiderio violento che una mattina i nostri occhi possano aprirsi su un mondo che nell’oscurità è stato rimodellato per il nostro piacere, in cui le cose si diano nuove forme e colori, siano diverse o abbiano altri segreti, un mondo in cui il passato abbia poca o nessuna importanza, o comunque sopravviva in forme ignare di obblighi o rimpianti, avendo il ricordo della gioia la sua amarezza, e quello del piacere la sua pena. “

2) Espiazione, Ian McEwan

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“Ho osservato il primo chiarore grigio rivelare i contorni del parco e dei ponti sul lago che non c’è più. E del viale lungo e stretto sul quale portarono via Robbie, nella luce bianca. Mi piace pensare che non sia debolezza né desiderio di fuga, ma un ultimo gesto di cortesia, una presa di posizione contro la dimenticanza e l’angoscia, permettere ai miei amanti di sopravvivere e vederli riuniti alla fine. Ho regalato loro la felicità, ma non sono stata tanto opportunista da consentire che mi perdonassero, non proprio, non ancora. E se avessi il potere di evocare la loro presenza alla mia festa di compleanno… Robbie e Cecilia, ancora vivi, ancora innamorati, seduti accanto in biblioteca, a sorridere delle Disavventure di Arabella? Non è escluso. Ora basta però, devo dormire.

3) Cime Tempestose, Emily Bronte

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“A che scopo esisterei, se fossi tutta contenuta in me stessa? I miei grandi dolori, in questo mondo, sono stati i dolori di Heathcliff, io li ho tutti indovinati e sentiti fin dal principio. Il mio gran pensiero, nella vita, è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io potrei continuare ad esistere; ma se tutto il resto durasse e lui fosse annientato, il mondo diverrebbe, per me, qualche cosa di immensamente estraneo: avrei l’impressione di non farne più parte. Il mio amore per Linton è come il fogliame dei boschi: il tempo lo trasformerà, ne sono sicura, come l’inverno trasforma le piante. Ma il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili; dà poca gioia apparente ma è necessario.”

4) Stoner , Jhon Williams

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“A quarantatré anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che lamore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne unaltra.”

5) Trilogia della città di K. , Agota Kristof

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“- Dimenticherà. La vita è fatta così. Tutto si cancella con il tempo. I ricordi si attenuano, il dolore diminuisce

[…]

  • Diminuire, attenuare, l’ho detto, sì, ma non svanire.”

6) Madame Bovary, Gustave Flaubert

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“ Ma la denigrazione di coloro che amiamo ci allontana sempre un po‘ da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la doratura resta sulle mani.”

 

7) La verità sul caso Harry Quebert, Joel Dicker

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“Adora lamore, Marcus. Fanne la tua conquista più bella, la tua sola ambizione. Dopo gli uomini, ci saranno altri uomini. Dopo i libri, ci sono altri libri. Dopo la gloria, ci sono altre glorie. Dopo il denaro, c’è ancora il denaro. Ma dopo lamore, Marcus… Dopo lamore, c’è solo il sale delle lacrime.”

8) Orgoglio e pregiudizio, Jane Austen

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“Così si sentiva umiliata e afflitta e piena di rimorsi, pur non sapendo precisamente neanche lei per cosa. Cominciava a desiderare la stima di lui, ora che non ci poteva più sperare: avrebbe voluto avere sue notizie, ora che non cera più probabilità di averne. Ebbe la certezza che con lui sarebbe stata felice, ora che non era più probabile che si incontrassero.”

9) 1984, George Orwell

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“Si chiese, come aveva fatto parecchie volte in passato, se per caso non fosse pazzo. Forse, a ben pensarci, un pazzo non era che una minoranza formata da una sola persona. Un tempo era segno di follia credere che la terra girasse intorno al sole, oggi lo era il ritenere che il passato fosse immutabile. Poteva darsi che lui fosse il solo ad avere una simile convinzione, ed essendo il solo doveva per forza di cose essere pazzo. Tuttavia non lo disturbava granché il pensiero di essere pazzo: più orribile ancora era la possibilità che non lo fosse.”

10) A sangue freddo, Truman Capote

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“è facile ignorare la pioggia se si possiede un impermeabile.”

11) L’eleganza del riccio, Muriel Barbery

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“Nella nostra società essere povera, brutta e per giunta intelligente condanna a percorsi cupi e disillusi a cui è meglio abituarsi quanto prima. Alla bellezza si perdona tutto, persino la volgarità. E l’intelligenza non sembra più una giusta compensazione delle cose, una sorta di riequilibrio che la natura offre ai figli meno privilegiati, ma solo un superfluo gingillo che aumenta il valore del gioiello. La bruttezza, invece, di per sé è sempre colpevole, e io ero già votata a quel tragico destino, reso ancora più doloroso se si pensa che non ero affatto stupida. “

12) Non lasciarmi, Kazuo Hishiguro

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“Così quella sensazione mi afferrò di nuovo, sebbene cercassi di allontanarla: la sensazione che fosse ormai troppo tardi; che c’era stato un tempo in cui tutto avrebbe avuto un senso, ma che avevamo perso l’occasione, e che ci fosse qualcosa di ridicolo, di riprovevole addirittura, nel modo in cui stavamo pensando e pianificando il futuro.”

13) Follia, Patrick McGrath

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“Era come se l’avessero rubata, quella felicità, anzi come se l’avessero trovata per caso e se la fossero portata via di corsa, perché in realtà apparteneva a qualcun altro e loro non ne avevano alcun diritto.”

14)  Venuto al mondo, Margaret Mazzantini

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“Niente, era per dirti che gli amori che sembrano assurdi certe volte sono i migliori. Per dirti che ho solo cinque anni meno di te, che sono affidabile come mio nonno. Era per dirti di non sposarti, piccina. Di scegliere me. Sono il tuo ovulo cieco.”

15) A un cerbiatto somiglia il mio amore, David Grossman

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“Aveva detto che conosceva un modo per essere sempre felice.

Felice?

Orah si era sentita soffocare.

Per un istante aveva ritratto le mani, come se fosse rimasta ustionata: come?

“Ho un metodo: divido me stesso in varie zone e se sto male in un punto della mia anima, mi sposto in un altro”

Giorgia Manuela Duro
La libreria di Giorgia


Ne avete letto qualcuno di questi? Quali? E quali sono i vostri preferiti?

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Giuliana Piazzese

Palermo

Viaggio sola, e anche in compagnia, zaino in spalla o con la valigia, in ostello e pure in albergo. Insomma viaggio, lavoro da remoto e mangio tanto! E te lo racconto qui.

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